Recensione di The Wry pussy Bar di Paolo Sus

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Il Bar della Mozza Storta di Platò Platò, per chi ama l’eleganza e l’eccesso (Trovato a Liber – i libri liberi – Liber-salone) di Paolo Sus.

Il Bar la Mozza Storta lo guadi e lo compri, lo leggi ed è esattamente il libro che ti aspettavi. Questo è bello e non capita spesso. Pornografico e poetico al tempo stesso, come lo erano i miti classici dove cosmogonia e fornicazione andavano a braccetto. Abbiamo infatti corpi celesti incredibilmente libidinosi dai cui accoppiamenti prendono forma cose come il Bar della Mozza Storta, sotto Sarzana, le damigiane che ci stanno dentro e i suoi avventori.
Il Bar la Mozza Storta è un mondo sotto il mondo, in cui la pazzia di sopra cola e viene affrontata e triturata dalla follia di sotto. La realtà e il bar si fronteggiano e si equivalgono. L’epopea contiene tutto, giudica tutto, ristabilisce sempre un ordine. Cioè, magari, succede che una carota spara al rompicoglioni di turno, o roba così.
In mezzo poi, fra una vicenda e l’altra, ci sono le bellissime pin-up: le doppie pagine con poesie delicatissime dedicate alle donne nude. Certo. Siamo al bar e la mozza in sarzanese… avete capito.
Ultimo, ma non ultimo, illustrazioni e colori perfetti. Realistici, astratti, caricaturali, se e dove serve. Ti conducono come una regia nel viaggio extraspaziale verso la piega verde dell’universo.

The Wry Pussy Bar

testi di Luciano Ginesi

a cura di Diego Garbini

disegni di Michela Brondi

edito da Platò, Sarzana 2014)

book trailer:

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